
Se ti sei posta questa domanda, è probabile che tu non ti senta all’altezza di intraprendere questa professione, e magari pensi anche di dover essere come quei coach sui social media che sembrano avere le risposte a tutto.
Sarai felice di sapere che porsi una domanda del genere, in realtà, è un buon segno. Vuol dire che dentro di te sai di voler assumere un ruolo diverso dalla norma: vuoi essere al servizio degli altri a modo tuo, senza fingere di essere ciò che non sei.
Il coaching, infatti, è un metodo profondo e personale per aiutare gli altri a realizzare i cambiamenti che desiderano. In questo articolo ti aiutiamo a sbloccare le tue convinzioni, così che tu possa finalmente sentirti libera di seguire la tua chiamata.
Non hai bisogno di avere tutte le risposte
No, non è necessario essere un guru o un esperto di vita per diventare coach, e neanche che la tua vita sia perfetta o priva di problemi. Anche se fosse davvero possibile, non hai bisogno di conoscere “le risposte” per offrire valore alle persone che vuoi supportare, perché quello non è il compito di un coach.
Ciò che è importante è che tu abbia il desiderio di intraprendere un viaggio per conoscere te stessa e migliorare la tua vita, e che ti senta chiamata ad acquisire gli strumenti necessari per accompagnare anche i tuoi potenziali clienti verso il cambiamento.
Questo cambiamento non avviene in un attimo, con uno schiocco di dita, ma richiede il giusto tempo di maturazione, come ogni cosa. È appunto un viaggio di cui non è tanto la meta da raggiungere, quanto il percorso per arrivarci, nel qui e ora, che ha davvero importanza.
Hai quindi bisogno di impegnarti nel tuo percorso di sviluppo personale e coltivare un rapporto di amore e fiducia nei tuoi confronti, giorno dopo giorno, così da imparare ad ascoltare sempre più il tuo intuito, la tua voce interiore, e acquisire sicurezza in te stessa e nelle tue capacità.
È da questa energia, da questa posizione, che sarai in grado di creare uno spazio di trasformazione in cui anche gli altri possano compiere il loro viaggio, senza quella fretta insostenibile di dover arrivare a ottenere qualcosa, ma in maniera consapevole e in accordo con il loro sentire interiore.
Non focalizzarti su ciò che non ti serve
La paura di non sentirsi all’altezza – o comunque di “non essere abbastanza per…” – è qualcosa che colpisce molte donne, e ti confesso che non ha risparmiato nemmeno me. Quando mi sono lanciata con il coaching, diversi anni fa, mi sembrava da sfacciata anche solo creare una pagina Facebook a mio nome, perché “Non sono né una rockstar né qualcuno di famoso”, mi dicevo.
Sebbene questo tipo di paura può avere radici molto profonde, un modo molto semplice per sfatarla è chiedersi: Dove sto mettendo il mio focus?
Se stai puntando i riflettori su di te, probabilmente lo stai facendo nel modo sbagliato. Sappi che, in realtà, non ha a che fare con te! Piuttosto, metti il focus verso le persone che vuoi aiutare, pensa a coloro a cui vuoi rivolgerti, sintonizzati con il messaggio che vuoi portare agli altri e ricordati sempre del motivo per cui tutto questo è importante.
Vedrai che quando ti riconnetterai con il tuo Perché più grande, sarai in grado di superare anche questa paura, perché essa diventerà pressoché insignificante davanti alla tua vocazione, a ciò che ti spinge dal profondo dell’Anima.
Non privare il mondo dell’aiuto di cui ha bisogno
Immagina se, per questa paura, privassi il mondo e i tuoi potenziali clienti dell’aiuto e il supporto di cui necessitano. Sarebbe un vero peccato, no?
Ripensa a coloro che ti hanno accompagnato nel tuo viaggio e immagina se loro non avessero portato loro stessi e i loro servizi in quel momento, per timore di essere l’ennesimo coach o chi altro di turno: che perdita sarebbe stata per te!
Se ti senti chiamata a diventare coach, vuol dire che sei necessaria. Ognuno di noi necessita il supporto di qualcuno in questa vita, e magari c’è bisogno che quel qualcuno sia proprio tu, e non un’altra coach. Un’altra coach non ha le tue qualità o la tua esperienza personale, perché ciò che hai vissuto conta: è il bagaglio di vita che porti tu, ma che può aiutare qualcun’altro.
Quindi, invece di chiederti “Chi sono io per diventare coach?”, cambia la tua narrativa interiore e chiediti piuttosto: Chi sono io per NON diventarlo? Chi sono io per NON essere il coach che mi sento chiamata ad essere? Chi sono io per privare il mondo di qualcosa che potrebbe rendere migliore la vita delle persone?
Sei interessata a diventare coach per l’Anima? Scopri se è la strada giusta per te con il LUNA QUIZ, e da un’occhiata al percorso di certificazione.
Nel frattempo, vieni a trovarci nel gruppo Facebook Shine Your Light, un luogo di trasformazione al femminile rivolto a coach (o aspiranti tali), imprenditrici spirituali e tutte le persone interessate alla crescita interiore. Ti aspettiamo!
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