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Come amare il proprio corpo (senza condizioni), con Nicoletta Barra

29 Novembre 2021
Come amare il proprio corpo (senza condizioni), con Nicoletta Barra

Come amare il proprio corpo (senza condizioni), con Nicoletta Barra

Saper amare il proprio corpo può essere un obiettivo ambizioso. Naturalmente non parliamo unicamente di apparire “belle” davanti allo specchio. Il nostro corpo non è solamente un involucro. È un tempio sacro! Esso costituisce la forma fisica e materiale che ci permette di esistere in questo mondo.

Dunque, amarsi incondizionatamente fa parte della crescita personale e significa imparare a conoscersi, accettarsi, accogliersi in profondità. E nonostante sia più facile dire che fare, grazie ai numerosi strumenti di coaching è possibile imparare a volersi bene e a creare una profonda relazione d’amore con noi stesse.

Nella precedente intervista, abbiamo parlato di come riscoprire il potenziale nascosto, e in questo blog post ti mostreremo come puoi usare il coaching per aiutare te stessa e gli altri ad amare il proprio corpo ogni giorno di più. Lo faremo con Nicoletta Barra, la coach formata nella nostra scuola LUNA – Scuola di Coaching per l’Anima.


Benvenuta Nicoletta!

1. Ci racconti chi sei e cosa fai?

Sono Nicoletta Barra, sono Personal Trainer ed educatrice alimentare, accompagno le donne a migliorare la relazione d’amore con il proprio corpo attraverso percorsi personalizzati di benessere psico-corporeo.

Il corpo è un portale verso il mondo interiore e lavorare su più livelli, corporeo ma anche mentale ed emozionale, rappresenta un viaggio profondo che porta a una trasformazione non solo esteriore, ma anche interiore e produce una connessione unica con sé stesse.

2. Cosa ti ha spinta a diventare coach?

Sono già fitness coach quindi, aiuto le donne che si rivolgono a me a settare e raggiungere gli obiettivi di benessere corporeo che desiderano, sentirsi in forma, essere a proprio agio nel proprio corpo.

Ma per ottenere risultati davvero efficaci non basta limitarsi a seguire semplicemente uno specifico programma di allenamento piuttosto che un altro. È consapevolizzare comportamenti e promuovere nuove abitudini in linea con i propri valori profondi e la propria vera essenza.

Quindi ho deciso di espandere le mie competenze con un approccio di coaching che fosse più profondo, e con strumenti che ampliassero la semplice visione del gol setting basata su stabilire azioni e metterle in pratica.

Per fare questo upgrade delle mie competenze, ho scelto LUNA – Scuola di Coaching per l’Anima, proprio quella che sentivo nel profondo adatta a me e con il suo programma ricco. Una scelta che rifarei mille volte, perché il percorso ha superato di moltissimo ogni mia aspettativa.

3. Prima d’iniziare la scuola, quali erano le tue eventuali resistenze o paure e come le hai superate?

Resistenze vere e proprie no, ma sapevo che il percorso per diventare coach avrebbe richiesto un viaggio dentro di me e una flessibilità a lavorare su ciò che sarebbe emerso.

Sapere che ogni livello di lavoro in più si traduce in una consapevolezza e una competenza maggiore da mettere al servizio del benessere delle donne che si rivolgono a me, è stata una spinta super potente a predispormi con entusiasmo e voglia di arricchire la mia professionalità con il corso di coaching.

Ricordo benissimo il giorno in cui stavo per iscrivermi a un corso di coaching con un’altra scuola: nel preciso momento in cui stavo per effettuare l’iscrizione, mi è arrivata la mail che annunciava la possibilità di candidarsi a LUNA – Scuola di Coaching per l’Anima .

In quell’istante ho scelto senza esitazioni subito di candidarmi, sapendo che era un’occasione per formarsi con una scuola di coaching che risuonava esattamente con le competenze che volevo accrescere nel modo in cui desideravo farlo.

Il percorso all’interno della scuola è stato un percorso trasformativo profondo che ha creato un’evoluzione ancora più efficace e strutturata nel mio modo di accompagnare le donne che si affidano a me nel loro processo di benessere psico-corporeo.

4. In che modo aiuti le tue coachee?

Accompagno le mie coachee in modo super personalizzato. La mia filosofia di fondo è la profonda consapevolezza che il processo di coaching è un potentissimo strumento di co-creazione tra coach e coachee; un processo in cui il ruolo delle domande rappresenta una chiave significativa, insieme alla creazione di uno spazio in cui la coachee si senta accolta.

Quando una donna si rivolge a me per intraprendere un percorso per migliorare la propria forma fisica, mi chiede soluzioni, vuole che le indichi esattamente come fare per sentirsi in un certo modo, vedersi in un certo modo, ottenere un determinato peso e una determinata definizione muscolare, mi chiede in pratica di mettere la mia competenza al suo servizio.

Ed è quello che faccio nel processo che scandisce i vari step del percorso benessere che vado a strutturare in modo personalizzato.

Ma c’è un pezzo di questo processo, un pezzo super significativo in cui devo letteralmente accantonare la mia competenza come fitness expert e indossare la veste da coach ed essere al fianco della donna che si è rivolta a me, affinché possa esplorare tematiche significative per il suo benessere e faccia ricorso alle sue risorse, e possa scoprire che ha in sé la chiave del suo vero benessere profondo.

E questo pezzo del processo, questo passaggio, richiede uno strumento prezioso come il coaching: accoglienza, presenza, ascolto anche del silenzio, co-creazione sono parti del coaching che amo moltissimo.

Mi piacciono tutti gli strumenti di coaching, non utilizzo alcuni di più rispetto ad altri, ma preferisco utilizzare quello che può essere più utile alla coachee: domande, visualizzazioni, esercizi di bioenergetica, carte oracolo, esercizi di alchimia, archetipi.

5. Quali sono stati gli ostacoli riscontrati lungo il cammino di coach e come li hai superati?

L’aspetto più difficile nel mio cammino di coach è stato dismettere i panni della Salvatrice, della Wonder Woman desiderosa di aiutare la coachee, magari con un tempo extra e a tutti i costi.

Mi ha aiutato tantissimo fare un passo indietro e tenere sempre chiara dentro di me la consapevolezza che è proprio quel passo indietro che crea lo spazio sacro utile alla coachee per esplorare ciò che le serve in quel momento, e accedere quindi a risorse che sono già presenti dentro di lei.

6. Cosa consigli a chi desidera diventare coach?

Mi sento di suggerire, a chi desidera diventare coach, di fare propria la consapevolezza che la vita da coach è un viaggio di formazione continua, e crescita personale da mettere al servizio dei coachee. Un viaggio in cui ci sono aspetti più tosti e altri più entusiasmanti.

Essere aperti ad accoglierli entrambi può rendere questo viaggio sempre più ricco, intenso e profondo.

Mi sento anche di consigliare a chi desidera diventare coach di scegliere la scuola di coaching che sente più adatta al proprio modo di essere e che possa fornire una solida e valida formazione professionale.

Nel mio caso, ad esempio, nella scuola di Anh, ho trovato il connubio perfetto tra contenuti di spessore, un percorso professionalizzante riconosciuto dal massimo Ente nel settore ICF e un approccio profondo, intimo, accogliente nel modo di fare coaching.

Infine, consiglio a chiunque desideri diventare coach di rimanere sempre connessa a quella scintilla iniziale, quel fuoco, quella chiamata profonda che caratterizza chi decide di seguire una professione al servizio del benessere di un altro essere umano.

Nicoletta Barra Coach LUNA Scuola di Coaching

Puoi trovare Nicoletta in questi canali:
– Sito: nicolettabarra.it    
– Facebook: Nicoletta Barra Body & Soul Mentor
– Instagram: nicoletta_barra  


Se anche a te piace aiutare gli altri e ti incuriosisce il coaching come strumento di crescita personale e professionale, fai questo quiz per iniziare a trasformare la tua vita e quella degli altri.

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