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Conti chiari, amicizia lunga. Scoprire l’altra “faccia” del denaro grazie al coaching, con Olessia Rudenko

23 Gennaio 2023
Conti chiari, amicizia lunga. Scoprire l’altra “faccia” del denaro grazie al coaching, con Olessia Rudenko

Il denaro non fa la felicità. Indubbiamente no, ma la sua mancanza ancora meno!

Anzi, le preoccupazioni legate al denaro sono una delle principali cause di stress e di frustrazione. Inoltre, le nostre convinzioni limitanti legate ai soldi spesso non aiutano a risolvere i problemi.

Il fatto è che il nostro rapporto con il denaro è come uno specchio; è un riflesso fedele del livello di chiarezza o confusione che abbiamo verso il nostro vissuto, il sistema familiare e verso di noi.

Noi donne spesso siamo convinte che la finanza non faccia per noi, che siamo troppo creative per guardare i numeri. Invece, se desideriamo la libertà e la nostra indipendenza, i soldi sono uno dei mezzi che possono facilitare questo processo.

E se ti dicessimo che anche questa volta il coaching è il nostro alleato, ci crederesti?

Ebbene sì!

Mentre nella scorsa intervista abbiamo parlato di come liberarsi dalla paura del giudizio, in questo articolo esploriamo l’altra “faccia” del denaro con l’aiuto del coaching.

E lo faremo con Olessia Rudenko, una delle fantastiche coach formatasi nella scuola LUNA.


Benvenuta Olessia!

1. Ci racconti chi sei e cosa fai?

Ecco, questa è una domanda che ogni volta mi coglie un po’ in difficoltà per rispondere e trovare una definizione breve.

Direi che sono un’anima in continua evoluzione e trasformazione. Sono una “multipotentialite”. La mia innata curiosità e vari eventi della mia vita mi hanno portata ad approfondire delle tematiche molto diverse tra loro, fra cui le Arti applicative, il Graphic Design, il Marketing & Comunicazione, le Biocostellazioni, le 5 Leggi Biologiche, Reiki, Numerologia, Trading, Finanza Personale e Comportamentale… e tutte sono unite da unico filo conduttore: Energia e Amore.

Mi chiamo Olessia (si scrive con la O ma si pronuncia con la A, come Alessia, così è più facile!) Sono di origine russa ma nata in Kazakistan, e dal 2000 vivo a Rimini.

Mi piace definirmi una Curandera Angelica.

Sono una donna che vuole riscoprire il proprio potere personale, la propria determinazione, l’amore e il rispetto per se stessa. Soprattutto sono alla ricerca dell’essenza della mia anima. La vita è la mia maestra e sono consapevole di essere sempre sua allieva.

Ciò che mi trovo ad affrontare è forse la più difficile delle prove: l’incontro con le mie stesse paure, faccia a faccia. Grazie a questo, comprendo che la forza interiore è più forte di ogni condizionamento.

Ogni Curandera è disposta ad aiutare chiunque desidera intraprendere un cammino di conoscenza di sé, a patto, però, che si affidi all’insegnamento della maestra, colei che precedentemente ha percorso gli stessi passi.

Per 8 anni ho vissuto a Mosca per studiare prima le Arti applicative, in particolare il tombolo (merletto fatto con i bastoncini di legno) e poi Graphic Design.

Per più di 20 anni ho fatto la graphic designer prevalentemente nell’ambito della finanza. Influenzata da questo ambiente, ho cominciato a interessarmi al trading e agli investimenti, e più imparavo e più questo grande settore mi affascinava.

Ora uso il denaro come strumento per la crescita personale. In quanto il nostro rapporto con il denaro è come uno specchio, è un riflesso fedele del livello di chiarezza o confusione che abbiamo verso il nostro vissuto, il sistema familiare e verso di noi. Il denaro rivela anche il valore che diamo a noi stessi, la nostra autostima oltre alla nostra emotività.

2. Cosa ti ha spinta a diventare coach?

Direi l’Intuizione Alchemica!

Ho voluto apprendere e approfondire una modalità professionale diversa da quelle tecnico-finanziarie che stavo già usando. Desideravo una professione che fosse più centrata sull’ascolto attivo, grazie alla quale potessi arricchire il mio bagaglio di conoscenza e che, a mia volta, potessi mettere a disposizione nella relazione d’aiuto alla persona. 

3. Prima di iniziare la scuola, quali erano le tue eventuali resistenze o paure e come le hai superate?

La cosa più buffa è che detesto la parola “Coach”!

Molto prima di conoscere Anh, mi è capitato di partecipare a un evento di empowerment femminile di tre giorni e, durante alcuni momenti di networking, alla domanda «Cosa fai?», nove volte su dieci le partecipanti rispondevano «Faccio la coach!» e io, da perfetta ignorante in materia, guardavo con un sorriso la mia interlocutrice e dentro di me pensavo «ok, ma che cavolo vuol dire?».

Al terzo giorno, dopo aver sentito «Faccio la coach!» centinaia di volte, ero nauseata da quella parola e nella mia testa si era formata l’idea che tutta quella gente fosse troppo… sprezzante e megalomane e che non sapesse cosa fare nella vita per cui “fanno la coach” solo perché è di moda e suona “figo”. Potete immaginare la mia resistenza a iscrivermi a una scuola di coaching…

Poi ho conosciuto Anh in un percorso che è durato un anno, in cui ho trovato tante affinità di pensiero, e mi affascinava quel particolare modo di porsi. Il programma di studio proposto era in perfetta armonia con la parte Curandera di me stessa.

Durante il percorso mi sono resa conto di quanto studio ci fosse alla base, e del livello di serietà di questa professione.

Inoltre, percepivo una profonda trasformazione che stava avvenendo piano piano anche dentro di me, notavo un cambiamento nel mio modo di fare e di relazionarmi, soprattutto con i miei figli, che erano e sono tuttora nel periodo delicato dell’adolescenza con i loro tormenti nella ricerca di sé stessi. 

4. In che modo aiuti le tue coachee?

Credo che i soldi non facciano la felicità, ma la loro mancanza ancora meno! E direi di più: le preoccupazioni legate al denaro sono la prima causa di stress, infelicità e insoddisfazione.

Credo anche che tutto quello su cui poniamo la nostra amorevole attenzione fiorisca e cresca. Invece, ignorare i problemi, come possono essere appunto i problemi con i soldi, non aiuta a risolverli.

Credo nella libertà e nell’indipendenza, e i soldi sono solo uno dei mezzi che facilita ad acquisirle, per cui è bene imparare a usarli e averli come alleati nella nostra cassetta di attrezzi. Disporre di tanti soldi ci permette anche di aiutare qualcuno che ne ha meno di noi.

Credo che noi donne spesso siamo troppo convinte che la finanza non faccia per noi, che siamo troppo creative per guardare i numeri e che comprendere la finanza e fare investimenti non sia alla nostra portata. Non mi sta bene che la donna si sottovaluti così e che non sfrutti le possibilità che può offrire il mercato finanziario.

Credo che, se fino adesso non siamo riuscite ad avere i risultati o il tenore di vita desiderati, sia solo perché non sapevamo come fare e nessuno ci ha mai insegnato come tracciare la strada per arrivarci.

Tutti vogliono diventare ricchi dall’oggi al domani senza fare nulla, e sono pochissime le persone disposte a guardare con coraggio e costanza i propri numeri! Un lavoro del genere richiede di tracciare le proprie entrate e uscite, cioè le proprie spese. Richiede di fare le azioni giuste, facendo un passo alla volta nel tempo necessario per raggiungere i propri obiettivi, che per ognuno possono essere molto diversi e bisogna essere disposti anche a cambiare obiettivi strada facendo.

Attraverso un questionario preliminare viene individuato il piano d’azione personalizzato che verrà svolto in 5 sessioni e andrà a lavorare su due tematiche:

Conti chiari, amicizia lunga: dove finiscono i miei soldi?

Impariamo a tracciare le spese acquisendo consapevolezza di quello che entra ed esce dalla tasca. Trascrivendo le cifre su dei fogli Excel, le mettiamo sotto una lente di ingrandimento e poniamo l’attenzione sul perché di quelle spese, utilizzando le domande potenti del coaching che accompagna la trasformazione.

Facciamo il Check-up Enereconomico, cioè guardiamo dove va indirizzata la nostra energia economica trovando equilibrio tra le necessità pratiche, i desideri dell’anima e la mente reattiva.

Iniziamo a pianificare con attenzione per non trovarci con “l’acqua alla gola” o il conto in rosso a sorpresa, e inoltre, impariamo sia a fare ottimizzazione, sia il dreaming, che ci aiuta ad avere più chiarezza, a conquistare sempre di più la nostra indipendenza, la serenità economica ed emotiva, e ad avere più libertà di scelta.

L’altra faccia della moneta. Aspetto emotivo: anche i soldi hanno l’anima.

Andiamo a cambiare lo stato negativo, le nostre ombre e le credenze poco funzionali, riguardo ai soldi, che ci sono stati insegnati da chi ci circonda. Perché il passato, che ne conserviamo la memoria oppure no, giace dentro di noi e condiziona la nostra vita anche se dimentichiamo alcuni eventi.

Scopriremmo di essere meritevoli dell’abbondanza e andremmo a sanare i legami invisibili che ci impediscono il benessere nella nostra vita attraverso tecniche di coaching come Meta Model o con aiuto delle carte Magia Interiore.

In seguito, si è pronti a fare un ulteriore terzo passo: Sfida dell’Abbondanza: Trading per il sociale.

Oggi viviamo in un periodo storico estremamente complesso, pieno di incertezze per il lavoro, per la salute e per il proprio futuro. Avere un piano “B”, “C” e forse anche “D” e non dipendere da un’unica fonte di entrate sta diventando sempre più urgente. Il bisogno di aumentare le proprie entrate cresce, ma come si fa senza aumentare le ore di lavoro?

Con questo percorso, teorico e pratico, si impara a fare il trading sui mercati finanziari partendo completamente da zero, superando la paura di perdere i soldi in Borsa e allo stesso tempo aiutando chi è più sfortunato di noi. Poiché l’abbondanza da più gioia quando è condivisa.

5. Quali sono stati gli ostacoli riscontrati lungo il cammino di coach e come li hai superati?

La cosa più difficile è stata smettere il ruolo di “salvatrice”, che era quasi diventata un’abitudine nociva, e uscire quindi dal “triangolo drammatico”. Inoltre, smettere di voler dare consigli e risolvere la questione della coachee a tutti costi, cancellare l’ansia di prestazione, interrompere la ricerca della domanda giusta da fare nel momento giusto

Ho superato tutto questo e altro ancora, dando più valore al silenzio, all’osservazione e all’ascolto attivo, dando più fiducia a me stessa, ascoltando il mio intuito e lasciandomi andare alla danza alchemica con la coachee.

6. Cosa consigli a chi desidera diventare coach?

Di non aver paura di mettersi in gioco, di essere disposte a scendere in profondità, negli inferi delle proprie ombre, per poi rinascere e risplendere più che mai, di non smettere mai di lavorare su se stesse e di fare tanta pratica.

Puoi trovare Olessia in questi canali:


Se anche tu sei in fase di riflessione, senti di avere bisogno di trovare l’ispirazione nella tua vita e ti incuriosisce il coaching come strumento di crescita personale e professionale, fai questo quiz per iniziare a trasformare la tua vita e quella degli altri.

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