
C’è un grande mito da sfatare riguardo il coaching, ovvero che per diventare coach tu debba essere perfetta.
In realtà, per diventare coach non serve essere perfette, non devi aver capito ogni cosa della vita, non devi essere arrivata chissà dove e soprattutto non devi essere migliore di tutti.
Diventare coach è una scelta che compi quando ti senti spinta dal genuino intento di continuare a crescere ed evolvere come persona e, nel frattempo, desideri aiutare gli altri a fare lo stesso.
Un viaggio di consapevolezza
Diventare coach è un po’ come compiere un viaggio. Ma non un viaggio qualunque, anzi. Si tratta di un percorso in cui sarai spronata a metterti in discussione, a guardarti dentro, e a prendere sempre più consapevolezza di te stessa e di tutti (proprio tutti) gli aspetti del tuo essere più profondo.
Quindi sì, ti troverai faccia a faccia anche con i tuoi lati oscuri, quelle caratteristiche più “scomode” di te che meno ti piacciono, su cui spesso, nella vita di tutti i giorni, non si tende a far luce ed esplorare.
Diventare coach vuol dire proprio questo: portare avanti la propria evoluzione personale, umilmente e consapevolmente; cogliere le proprie zone d’ombra come opportunità per guardarsi dentro, conoscersi meglio e sviluppare nuovi punti di vista; e infine utilizzare gli strumenti acquisiti per essere d’aiuto e di supporto a chi ne sente il bisogno.
Un viaggio di accettazione
Insomma, noi coach siamo semplicemente e amabilmente degli esseri umani, con tutte le nostre luci e le nostre ombre.
D’altro canto si dice spesso che “il calzolaio abbia le scarpe rotte”, no? Anche il coach ha le sue difficoltà e i suoi momenti no. Anche il coach talvolta agisce impulsivamente e si comporta in maniera non del tutto utile… e va bene così!
Con le ragazze della primissima edizione di LUNA Scuola di Coaching perl’Anima abbiamo coniato il termine “Sbroaccoaching”, che indica il coach che sbrocca. E addirittura abbiamo immaginato scherzosamente di creare un club del sbroccoaching in cui ogni coach possa, per una volta tanto, esprimere la propria umanità, quindi lamentarsi, sfogare la propria frustrazione, sentirsi vulnerabile, scrollarsi di dosso quel desiderio di salvarsi e togliersi qualsiasi aspettativa nei propri confronti.
Tutte le partecipanti hanno esultato a questa idea. Perché anche se ci impegniamo per crescere e migliorare, è nel momento in cui abbracciamo totalmente noi stesse e ci accettiamo senza alcun giudizio che la trasformazione accade realmente, all’interno e al di fuori.
Quindi forza! Togliti di dosso la pressione inutile di dover essere perfetta e procedi con serenità, passo dopo passo, nel tuo bellissimo percorso di crescita. E ricorda che fintanto che sarai spinta dal desiderio di portare avanti la tua evoluzione personale con umiltà e consapevolezza, avrai tutte le carte in regola per diventare una buona coach.
Anche tu hai pensato di diventare coach, ma ti sei lasciata frenare dal mito della perfezione che aleggia attorno a questa figura? Oppure sei una consulente, counselor, psicologa o operatrice olistica e desideri integrare gli strumenti di coaching nella tua attività? Qui puoi scoprire tutto sul Programma di Certificazione di Coach LUNA (PCCL).
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