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Le 3 dimensioni esplorate nel Coaching dell’Anima

30 Maggio 2022
Le 3 dimensioni esplorate nel Coaching dell'Anima

Per quanto ci piacerebbe credere di essere macchine pensanti che occasionalmente si emozionano, in realtà siamo esseri emotivi che, in aggiunta, pensano. In particolare, proviamo emozioni, sensazioni, percezioni che spesso vanno oltre la sola comprensione logica che contraddistingue la nostra specie.

Inoltre, abbiamo un corpo materiale, ma siamo anche caratterizzati da un lato “animico”. Se andiamo oltre chi siamo, cosa pensiamo e cosa proviamo, ci rendiamo conto che dentro di noi c’è qualcosa di molto più profondo, qualcosa che è arrivato su questo mondo in maniera del tutto pura: la nostra Anima.

Ecco perché un percorso di coaching può considerarsi davvero completo quando non si lavora solo sulla mente, ma viene integrato anche il corpo, nonché l’aspetto spirituale del nostro Essere. Solo attraverso un approccio olistico, quindi onnicomprensivo, si può accogliere tutto quello che la persona è e co-creare una reale trasformazione.

Se anche tu sei interessata a capire meglio cosa significa fare coaching, nello specifico dell’Anima, resta con noi. In questo post ti diamo un piccolo assaggio delle tre dimensioni che vengono esplorate dalla coach e la coachee durante un percorso di questo genere.


La Mente

Sono tanti i meccanismi che avvengono all’interno della mente umana. In poche parole, attraverso i nostri cinque sensi riusciamo a percepire la realtà attorno a noi, ma non solo. Anche i nostri valori e tutto ciò che crediamo essere vero su noi stessi, gli altri e l’universo, i nostri pensieri e le nostre convinzioni, influenzano il nostro modo di dare significato alla realtà.

Ciò vuol dire che alle informazioni raccolte ed elaborate dalla mente, nonché alle percezioni del mondo esterno, noi assegniamo un significato soggettivo e personale. Infine, ciò che vediamo, sentiamo e percepiamo va a determinare anche il nostro stato emotivo, il nostro comportamento e la nostra fisiologia.

Tutto questo avviene in ogni essere umano: i pensieri creati nella nostra mente influenzano le emozioni che proviamo. Allo stesso modo, le emozioni provate influenzano e rafforzano determinati pensieri che, se pensati ripetutamente, diventano sempre più parte della percezione di noi stesse e della nostra identità.

Tra i nostri pensieri troviamo, ad esempio, quelle che vengono definite “convinzioni limitanti”. Esse si formano molto spesso a partire dall’infanzia durante il normale processo di apprendimento, e costituiscono le credenze che impediscono, limitano e ostacolano la nostra capacità individuale di raggiungere i risultati che desideriamo.

Nel Coaching dell’Anima, a questa categoria di pensieri corrispondono determinati strumenti con cui lavorare per aiutare la cliente a sbloccarsi e raggiungere l’obiettivo prefissato. In questo caso, a seconda della questione portata dalla coachee, la coach la aiuterà a riconoscere le sue convinzioni limitanti, mettere in discussione la loro veridicità e trasformarle sostituendole con nuove convinzioni più utili per superare i suoi ostacoli.

Il Corpo

Oltre alla dimensione mentale, in quanto esseri umani esistiamo in un contesto materiale: siamo infatti dotati di un corpo fisico avente dei bisogni da soddisfare. Perciò, quando si crede di dover prediligere lo sviluppo della mente sopra tutto il resto, si rischia di perdere il contatto con il corpo, con le sensazioni corporee e con le emozioni.

Per creare una condizione di equilibrio dentro e fuori di noi è importante prendere consapevolezza del proprio corpo e diventare responsabili di gestire l’energia in movimento al suo interno. Il corpo, infatti, registra delle memorie, custodisce dei messaggi importanti per noi, che ci comunica attraverso le nostre sensazioni ed emozioni.

Quando percepiamo un’emozione, la sentiamo nel corpo. Quell’emozione è per noi un indicatore. Eppure, troppo spesso tendiamo a ignorare questi segnali. Ascoltiamo solo le emozioni che ci piacciono e reprimiamo quelle spiacevoli. Queste, però, se represse, si annidano nel corpo e, con il passare del tempo, possono aggravarsi e manifestarsi anche attraverso sintomi fisici.

In realtà, tutte le emozioni sono importanti, poiché vengono scatenate per dei motivi ben precisi e con lo scopo di comunicare con la nostra consapevolezza. Inoltre, dietro di loro si celano dei bisogni individuali, delle richieste da parte della nostra parte più sensibile e autentica.

Se questi indizi su quello di cui abbiamo bisogno non vengono ascoltati e accolti, generalmente l’emozione si intensifica, bloccandoci e impedendoci di passare all’azione, o peggio ancora. Per evitare che questo accada, il compito della coach è quindi quello di aiutare la cliente a riconoscere la presenza delle emozioni e ascoltarle, cogliendo ciò su cui è importante che lei porti la sua attenzione.

Dunque, nel Coaching dell’Anima, quando non è sufficiente lavorare a livello di pensieri e sono presenti dei blocchi interiori che mantengono la coachee in una situazione dolorosa o di stallo, si vanno a esplorare le sensazioni corporee e le emozioni in gioco. Per farlo, si crea uno spazio sicuro e protetto dove la persona può entrare in profonda connessione con il suo corpo fisico ed esprimere tutto ciò che prova, senza giudizio e senza sentirsi di dover cambiare le sue percezioni.

L’Anima

Trattandosi di un aspetto che ognuno di noi può percepire a modo suo, non misurabile o verificabile in maniera assoluta per sua stessa natura, il primo passo per capire meglio il concetto di Anima consiste nel distinguerla dall’Ego, vale a dire una sorta di costrutto che creiamo nel corso della nostra vita per definirci; la nostra identità o, ancora, personalità. 

Potremmo quindi immaginare che l’Anima incarni tutto ciò che si trova al di là di questo “costrutto”. È una dimensione di consapevolezza più profonda, intangibile e non definibile, che ognuno di noi ha dentro di sé. È quella parte più saggia di ciascuno di noi, in grado di riconoscere con curiosità e accogliere l’Ego in tutte le sfaccettature, comprendendo che si è formato ed evoluto nel tempo per poter far fronte alla vita.

Anche se l’Ego ci porta a commettere degli errori, a giudicare o a entrare in dinamiche e comportamenti malsani, l’Anima lo rassicura, ne vede debolezze e fragilità, consapevole che siamo molto di più di tutto ciò. Perciò, lo scopo di alcune delle pratiche utilizzate nel Coaching dell’Anima è proprio quello di osservare le proprie emozioni, convinzioni, maschere, modalità di essere e agire senza giudizio, dal punto di vista dell’Anima.

Solo osservando con neutralità questi meccanismi, da una posizione di Amore, è possibile accettarli e cogliere la loro peculiarità, la loro bellezza e il loro motivo di essere, così da poterli integrare ed evolvere. In questo modo la coachee può intraprendere un viaggio per accedere alla sua Anima, al fine di sciogliere certe sue convinzioni radicate che le impediscono di raggiungere l’obiettivo desiderato, riconnettendosi con la sua saggezza interiore.

Stimolando nella coachee questa consapevolezza, la coach può quindi supportarla a superare i meccanismi correlati alla personalità che si è creata nel tempo per riconnettersi alla sua Anima. In questo modo, può crearsi un equilibrio tra la dimensione più terrena della sua esistenza (il corpo, i pensieri e le emozioni) e questo aspetto più profondo dell’Essere.


In sostanza, nel Coaching dell’Anima viene indagata la dimensione mentale, tanto quanto quella di percezione corporea e dialogo con le emozioni, fino ad arrivare a osservare le dinamiche che interessano l’Ego e infine portare l’esplorazione a un livello più profondo, al di là degli aspetti di carattere puramente cognitivo, per entrare sempre più in contatto con la consapevolezza profonda della propria Anima.

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