Rispettare il nostro ritmo grazie al potere delle abitudini, con Ingrid Romanini

Rispettare il nostro ritmo grazie al potere delle abitudini, con Ingrid Romanini

Spesso una grande trasformazione inizia dal cambiamento di piccole abitudini. Ad esempio, il modo in cui iniziamo la nostra mattinata può determinare l’andamento dell’intera giornata.

Oppure basti pensare alla gestione del tempo o del denaro: anche in questo caso, le nostre abitudini possono creare quel perfetto mix di mindset ed energia che ci permette di ottenere grandi risultati.

Noi donne abbiamo la capacità di fare cose straordinarie. A volte, però, corriamo a una velocità che non è la nostra, sacrificando parti fondamentali di noi stesse.

Ecco allora che anche i più piccoli gesti quotidiani possono essere in grado di aiutarci a trovare equilibrio e centratura, sia nella vita personale che nel business.

Nella precedente intervista abbiamo parlato di ri-bellarsi per ritornare al bello.
In questo articolo, invece, ti raccontiamo come rispettare il tuo ritmo grazie al potere delle abitudini.

Lo facciamo con Ingrid Romanini, una delle strepitose coach formatesi nella nostra scuola LUNA Scuola di Coaching per l’Anima.


Benvenuta Ingrid!

1. Ci racconti chi sei e cosa fai?

Sono Ingrid e sono una Business & Habits coach.

La mia missione è di far diventare le attività di imprenditrici e libere professioniste sostenibili sia da un punto di vista economico che della gestione del tempo.

Lo faccio focalizzandomi sul fare emergere quelle abitudini che creano un mindset saldo e incrollabile e che possono essere diverse per ognuna di noi.

Credo che i grandi cambiamenti inizino con un piccolo passo fuori dalla nostra zona di comfort, ma che bisogna anche essere sicuri...di voler fare quel passo.

Il mio compito è quello di accompagnare la coachee a prendere consapevolezza delle proprie risorse interne e a farle emergere senza paura.

Credo in noi donne e nella nostra capacità di fare cose straordinarie partendo dal nulla, ma sono anche consapevole che spesso ci facciamo carico del mondo intero e corriamo ad una velocità che non è la nostra sacrificando parti fondamentali di noi.

Per questo uno dei miei valori è la libertà e per sentirmi libera, anche se può sembrare un paradosso, devo aver creato una solida struttura alle mie spalle, fatta di piccoli gesti quotidiani e di abitudini che sia in grado di andare avanti con il minimo sforzo, quasi da sola, e che mi rispecchi al 100%.

Con le mie clienti analizzo la situazione di partenza, tolgo le attività superflue, ottimizzo i costi e taglio le spese inutili, ingegnerizzo le attività che possono essere standardizzate e creo assieme a loro metodi su misura per continuare a portare avanti i risultati ottenuti senza sforzo e fatica.

2. Cosa ti ha spinta a diventare coach?

Mi sono avvicinata al coaching senza sapere veramente che cos’era. Il mio primo percorso di coaching l’ho svolto con una professionista che mi ha fatto capire che i veri strumenti erano quelli che avevo già dentro di me.

Credo sia stata proprio questa la chiave di volta: riuscire a far raggiungere i propri obiettivi alle persone ma senza dare aiuti esterni. Troppo spesso siamo abituati a dare consigli non richiesti o a elargire metodi infallibili.

Ecco il coaching è tutt’altro, ti aiuta a trovare le soluzioni con le tue risorse. Sono fermamente convinta che, se la soluzione o un’idea arrivano da dentro di noi, allora vuol dire che si è sulla strada giusta e che quelli saranno i progetti che porteremo veramente avanti.

3. Prima di iniziare la scuola, quali erano le tue eventuali resistenze o paure e come le hai superate?

Avevo paura delle mie stesse emozioni. Sono sempre stata abituata a reprimerle e a non considerarle, ho sempre e solo ragionato con la testa, il cuore era solo un muscolo al centro del petto.

Ho superato questa paura proprio facendo i conti con i sentimenti e le emozioni che provavo e sono arrivata a capire che l’Essere era più importante del Fare.

In tutto questo, LUNA Scuola di Coaching per l’Anima mi ha aiutato veramente tanto, non mi sono mai sentita sola, diversa o sbagliata. Anzi mi sono sentita accompagnata, inclusa e compresa, perché molto spesso le mie emozioni erano le stesse di chi era davanti a me.

Grazie a questo percorso ho iniziato a sviluppare la mia empatia verso il prossimo e ho trovato la sicurezza per fare il grande salto e cambiare professione.

4. In che modo aiuti le tue coachee?

Quando partiamo dall’analisi delle abitudini che le mie coachee hanno nella gestione dei loro affari, mi focalizzo sull’emozione che provano mentre mettono in atto certi comportamenti (es. sulla gestione del tempo, del denaro, verso i loro clienti, ecc..).

Uso diverse tecniche di coaching ma spesso mi affido al processo co-creativo e al flusso che si crea durante la sessione, per garantire alla coachee che gli strumenti che acquisirà lungo il suo percorso siano effettivamente utili e necessari per lei e non dettati dalle mode del momento.

5. Quali sono stati gli ostacoli riscontrati lungo il cammino di coach e come li hai superati?

Capirmi e volermi bene per quella che sono, accettando anche i miei lati più scomodi.

Uscire dalla mia zona di comfort e vedere le cose sotto un’altra prospettiva. Ho lavorato su molte mie convinzioni limitanti che fino a quel momento non mi avevano permesso di realizzare gli obiettivi che continuavo a fissare e che non raggiungevo sistematicamente.

Per tutto questo grande lavoro su me stessa devo anche ringraziare le mie compagne di viaggio che durante il nostro percorso alla scuola mi hanno aiutato attraverso il coaching a superare e a “smontare” molte convinzioni limitanti che erano radicate in me sin dall’infanzia.

6. Cosa consigli a chi desidera diventare coach?

Di affidarsi solo a professionisti seri come Anh che con LUNA Scuola di Coaching per l’Anima ha ideato un percorso dove arrivi a scavare in fondo a te stessa quasi senza accorgertene.

Anh mi ha insegnato che ascoltarsi sempre è fondamentale. Diventare coach, del resto è un percorso in continua evoluzione, dove si studia si apprende, si sperimenta e si applica continuamente prima di tutto su sé stesse, per poter capire a fondo come rapportarsi con gli altri.

Decidere di diventare coach è una cosa che va sentita dentro: dire “sono una coach” e non “faccio la coach” sono due cose completamente diverse.

Bisogna essere pronte a mettersi in gioco e volersi migliorare continuamente, ma continuando ad onorare e rispettare chi siamo e da dove veniamo...ed è il lavoro di una vita.

Rispettare il nostro ritmo grazie al potere delle abitudini, con Ingrid Romanini

Puoi trovare Ingrid in questi canali:
– Sito web: ingridromanini.com
– Instagram: @ingrid_romanini
– Pinterest: IngridRomanini


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