Coaching per il benessere della donna, con Chiara Serafini

Si sente parlare di benessere a destra e a manca: consigli su come creare il proprio rituale mattutino, farsi un bel bagno caldo, dedicarsi un momento di relax, bere tisane speziate, attorniarsi di cristalli e oli essenziali, e così via.
Eppure, per molte donne, spesso si tratta più di una cura riparatoria dopo essersi sforzate come matte, piuttosto che mettere il focus sull’accettazione e sull’amore incondizionato verso sé stesse.
Quindi cos’è il vero benessere?
È un’integrazione tra corpo, mente, emozioni e spirito. L’unione del nostro cuore con i nostri pensieri, aprendoci a chi siamo.
Molto spesso, davanti a una gravidanza che non arriva o a un ciclo mestruale doloroso ci si sente vittime, tradite dal proprio corpo, senza la possibilità di poter porre rimedio alla situazione che si sta vivendo.
Tuttavia, è possibile essere fautrici del proprio benessere, prendendosi cura di sé stesse, del proprio mindset e passando dal ruolo di vittima a protagonista della propria storia.
La soluzione a molti problemi è già dentro ognuna di noi, spesso si ha solo bisogno di essere accompagnate e sostenute, affinché ci si possa far carico delle proprie responsabilità.
Infatti, grazie al coaching possiamo prenderci cura delle credenze limitanti e delle emozioni. Possiamo sciogliere quei blocchi che non permettono di farci evolvere nelle donne o nelle madri che desideriamo essere.
Quindi, mentre nell'intervista precedente abbiamo visto cosa accade quando la creatività e l'intuito si incontrano, in questo articolo scopriremo l'utilizzo del coaching per il benessere della donna.
Ce ne ha parlato Chiara Serafini, una delle meravigliose coach formatasi nella scuola LUNA che abbiamo intervistato in questo nuovo articolo.
Benvenuta Chiara!
1. Ci racconti chi sei e cosa fai?
Ciao a tutte, sono Chiara, e sono un sacco di cose diverse…sono dolce, sensibile ed empatica, ma anche determinata, decisa, tenace e tanto curiosa.
Nella vita mi prendo cura delle donne: le accompagno nel prendersi cura del proprio ciclo mestruale, le sostengo nella ricerca di gravidanza naturale e le supporto durante il viaggio verso una maternità consapevole. Lo faccio attraverso diversi strumenti che amo e dei quali ho sperimentato gli enormi benefici su di me.
Mi sono laureata in ostetricia 14 anni fa e quasi da subito ho capito che l’ospedale non faceva per me, perché avrei dovuto scendere a compromessi che tradivano i miei valori e le conoscenze che avevo acquisito.
Dopo percorsi di formazione e tirocinio, iniziai la libera professione offrendo la possibilità alle donne che lo desiderano di partorire a casa o di avere un’ostetrica di fiducia accanto in ospedale durante il travaglio.
Sono stati anni intensi, bellissimi ma anche tanto difficili. Ogni donna mi insegnava qualcosa con la sua vita e la sua esperienza. E nonostante diversi master di approfondimento sentivo ancora di non riuscire a offrire alle donne ciò che meritavano.
Grazie ai miei anni di pratica ostetrica ho capito quanto fosse fondamentale un’integrazione tra corpo, mente, emozioni e spirito. Questa consapevolezza mi ha mostrato quale doveva essere la direzione del mio lavoro e dopo tanti anni di studi, esperienze su me stessa, apertura e ascolto, sento di aver la possibilità di offrire questo tipo di percorso alle donne che lo desiderano.
Perché tutto il nostro essere femminile richiede integrazione. Integrazione del nostro cuore con i nostri pensieri, aprendoci a chi siamo, donne cicliche, piene di risorse e consapevolezze che aspettano solo di essere portate alla luce.
2. Cosa ti ha spinta a diventare coach?
Non ho mai pensato che avrei fatto una scuola per diventare coach, ma con Anh e con LUNA Scuola di Coaching per l’Anima, è stato amore a prima vista.
Ho sentito che era la scuola per me, nonostante non sapessi nulla di cos’era una coach. Da tempo cercavo uno strumento per migliorare la comunicazione con le mie clienti e ho percepito subito che mi avrebbe fornito gli strumenti che cercavo.
Da circa 14 anni ho iniziato un mio percorso personale di consapevolezza e pensavo che LUNA mi potesse far fare un bel salto di qualità nel rapporto con me stessa. Sono stata molto felice di aver scelto questo percorso. È stato uno dei viaggi più belli che ho fatto.
3. Prima di iniziare la scuola, quali erano le tue eventuali resistenze o paure e come le hai superate?
Ho subito sentito una sinergia con LUNA quindi, la mia prima paura fu di non essere idonea a partecipare al corso.
In più, tra un bimbo piccolo, altri master di formazione che stavo frequentando e un lavoro piuttosto impegnativo, avevo paura di non riuscire a far fronte alla mole di lavoro che il corso prevedeva.
Quando mi hanno scelta, tutte le paure si sono dissipate e l’ho interpretato come un messaggio dell’universo…Se mi avevano scelta significava che la vita mi avrebbe dato le risorse per far fronte all’impegno. Non è stato semplice, ma sicuramente è stato un viaggio meraviglioso che rifarei altre mille volte .
4. In che modo aiuti le tue coachee?
Nei percorsi che svolgo insieme alle mie coachee si lavora affinché ogni parte del loro essere possa cooperare a raggiungere l’obbiettivo che desiderano. Il lavoro si svolge sul corpo, attraverso l’insegnamento dell’automassaggio, con la scheda sintotermica e attraverso i trattamenti energetici.
Grazie al coaching ci si prende cura delle credenze limitanti, delle emozioni e si vanno a sciogliere i blocchi che non permettono di far evolvere le coachee nelle donne o nelle madri che le desiderano essere.
Molto spesso davanti a una gravidanza che non arriva o a un ciclo mestruale doloroso ci si sente vittime, tradite dal proprio corpo, senza la possibilità di poter porre rimedio alla situazione che si sta vivendo.
Tuttavia, è possibile essere fautrici del proprio benessere, prendendosi cura di sé stesse, del proprio mindset e passando dal ruolo di vittima ad essere le protagoniste della propria storia. La soluzione ai propri problemi è già dentro ognuna di noi. Spesso, si ha solo bisogno di essere accompagnate e sostenute affinché ci si possa far carico delle proprie responsabilità, consapevoli che le proprie risorse potranno fiorire e portare frutto.
5. Quali sono stati gli ostacoli riscontrati lungo il cammino di coach e come li hai superati?
L’ostacolo più grande che ho sentito è stato l’integrare le nuove competenze di coach con il lavoro che già svolgevo e che amavo immensamente. Ho trovato negli strumenti di coaching delle risorse eccezionali che desideravo poter integrare nel mio lavoro, tuttavia avevo molta paura.
Mi sentivo frustrata e in colpa all’idea di lasciare il mio lavoro da ostetrica, ma volevo poter manifestare pienamente chi sentivo di essere, portando al servizio delle donne le mie nuove risorse.
Autorizzarmi a unire la separazione che sentivo, è stato un viaggio durato quasi tutto l’anno di scuola. A ogni sessione di esercitazione con le mie compagne finivo sempre a trattare diverse sfaccettature che questo tema porta con sé.
Quindi, alla fine, la più grande risorsa è stato il coaching stesso e le mie compagne di corso che mi hanno sempre fatta sentire supportata e accolta.
Grazie alla scuola ho potuto prendermi cura con dolcezza di questa mia difficoltà, perdonandomi per le colpe che mi davo ma anche facendo emergere la consapevolezza che non avrei perso nulla, ma anzi sarei stata sempre io, ancora più arricchita perché integra.
È una consapevolezza che ancora oggi nelle giornate “difficili” ricontatto per aiutarmi a far fronte alle difficoltà
6. Cosa consigli a chi desidera diventare coach?
Fai un bel respiro e segui il tuo cuore. Se ti senti chiamata a intraprendere questo viaggio ascolta la tua voce interiore e buttati…tutto il resto troverà lo spazio per manifestarsi.

Puoi trovare Chiara in questi canali:
– Sito web: chiaraserafini.it
– Instagram: @chiara_levatricedellanima
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