Carte d'ispirazione: Dove, Come e Quando utilizzarle

Carte d'Ispirazione: Dove, Come e Quando utilizzarle

Ricorrere a strumenti creativi come le carte Magia Interiore, o più in generale qualsiasi altro mazzo di carte d'ispirazione o carte oracolo, può essere estremamente utile per aiutare noi stesse e le nostre clienti ad ampliare il proprio punto di vista, sbloccarsi e fare scelte in allineamento con il proprio sentire.⁠

Tuttavia, quando si usano le carte come strumento di crescita e introspezione è bene ricordare che, sebbene si tratti di uno strumento creativo, è pur sempre uno strumento che bisogna imparare a utilizzare, onde evitare di delegare la responsabilità della propria vita a “ciò che dicono le carte”.

In questo articolo rispondo a tre dei quesiti più diffusi riguardo alle carte d'ispirazione, così che tu possa farti un’idea generale di dove, come e quando utilizzarle per attivare le facoltà intuitive e immaginative, stimolare riflessioni profonde e facilitare cambiamenti concreti, sia in te stessa che negli altri.


1. DOVE utilizzare le carte d'ispirazione?

Creare un ambiente accogliente, magari accendendo una candela, un incenso o addobbando lo spazio con fiori o quadri suggestivi, chiaramente aiuta, ma non è essenziale. Del resto, se ti affidassi soltanto a elementi esterni partiresti già svantaggiata, perché fuori da quel contesto rimarresti senza la possibilità di tenere delle sessioni.

Quando si parla di “dove” in relazione alle carte, non si intende tanto lo spazio fisico in cui usare le carte. Ci si riferisce per lo più allo spazio sacro di apertura, accoglienza e ascolto in cui facilitare la persona a guardarsi dentro e stimolare la sua trasformazione. È uno spazio di tipo energetico che puoi ricreare ovunque grazie alla tua energia.

Di fatto, non è che le persone vanno a raccontare i propri cavoli a chiunque. Si aprono solo quando si sentono a proprio agio con chi hanno davanti, quando sentono di poter raccontare loro quegli aspetti più "oscuri" di loro stesse, quando percepiscono che dall’altra parte c’è una predisposizione a ricevere, accogliere e soprattutto avere cura delle proprie condivisioni personali.

Ecco perché è necessario che la coach o la facilitatrice crei questo tipo di spazio insieme alla cliente. Può farlo lavorando su se stessa e coltivando la propria presenza energetica (come spiegato nel Corso Gratuito Co-creazione), così da riuscire a osservare senza giudizio ciò che accade durante la sessione e facilitare l’instaurarsi della fiducia reciproca tra le parti coinvolte.

2. COME utilizzare le carte d'ispirazione?

Una volta creato lo spazio energetico in cui la cliente può finalmente fidarsi e raccontare i suoi problemi, si può passare a estrarre la carta. Non a casaccio, però. Bisogna farlo esprimendo un’intenzione, partendo da una “domanda guida” che corrisponda a ciò che la persona vuole chiarire attraverso la sessione, ciò su cui la carta la aiuterà a fare luce.

A quel punto puoi tirare fuori la carta e mostrare alla cliente solo l’immagine. Se la persona vedesse subito la parola o la domanda presenti sulla carta, la mente logica e razionale si metterebbe in mezzo. Lo scopo di questo tipo di processo è invece quello di attivare la parte più creativa e immaginativa del cervello, quella legata all’intuito e addetta alla memoria, alle sensazioni e alle emozioni.

Un metodo che puoi utilizzare per procedere nella facilitazione e porre domande che avvicinano sempre di più la persona a fare chiarezza è, ad esempio, quello che approfondiamo nel Corso Gratuito Co-creazione. È legato ai quattro regni elementali e alle rispettive energie che ognuno di noi porta dentro di sé: l’oggettività, la creatività, le emozioni e la razionalità.

Quindi, si va a stimolare l'attivazione di nuove connessioni all'interno della mente della cliente, si vanno a esplorare vecchi ricordi, esperienze personali e sensazioni corporee in cui la persona inizia a intravedere la risposta al suo quesito. E infine si mette tutto assieme, prendendo in considerazione la domanda guida iniziale.

3. QUANDO utilizzare le carte d'ispirazione?

Come ti dicevo, l’impiego di carte d'ispirazione con immagine evocative (unite a domande pertinenti) può andare a stimolare una parte diversa del cervello e risvegliare consapevolezze sopite. Questo è molto utile specialmente quando la mente logica e razionale è bloccata in uno schema di pensiero fisso dal quale non riesce a uscire.

Magari la persona viene da te perché vuole uscire da una situazione dolorosa ma non sa come fare. Oppure si sente indecisa tra due scelte e vorrebbe capire meglio quale sia la decisione giusta da prendere. Per questo tipo di facilitazioni le carte aiutano molto, appunto perché consentono alla persona di espandere la propria consapevolezza.

Se prima la cliente aveva riflettuto solo su alcuni aspetti, grazie a questo processo più creativo, immaginativo e intuitivo dalla testa può spostarsi al cuore e all’anima, facendo luce sulle parti di sé o della situazione ancora inesplorate. In questo modo può prendere in considerazione diverse possibilità che prima non era neanche riuscita a vedere.

La risoluzione al suo problema, infatti, non è nella carta in sé, ma è in tutto quello che emerge dalla lettura dell’immagine stessa. È a quel punto, dopo che la persona si è connessa al suo sentire e la sua percezione della situazione è cambiata, che può traslare il tutto in azioni concrete e ispirate che portano alla trasformazione.


Tutto questo viene approfondito e spiegato dettagliatamente nel Corso Gratuito Co-creazione: Coaching con le Carte d'Ispirazione a cui puoi accedere gratis qui. È dove impari come creare uno spazio energetico di accoglienza, fiducia e ascolto per mettere in atto una facilitazione e favorire l’espansione della consapevolezza in te stessa e negli altri.

Grazie al corso gratuito scopri anche come formulare le giuste domande di esplorazione e come leggere le carte Magia Interiore (o qualsiasi altro mazzo di ispirazione) in modo intuitivo, esplorando i 4 elementi, così da co-creare processi di trasformazione dai risultati concreti e duraturi per i tuoi clienti.

Illumina la tua vita usando i Tarocchi, con Manuela Angelini

Illumina la tua vita usando i Tarocchi, con Manuela Angelini

Illumina la tua vita usando i Tarocchi, con Manuela Angelini

Usare i Tarocchi non vuol dire prevedere il futuro; sono un mezzo molto potente per fare chiarezza nel nostro cuore. Sono una guida interiore che ci faccia sentire sicure di noi stesse, delle nostre intuizioni e delle nostre scelte, sia nella vita privata sia nell’ambito lavorativo.

Un po’ come le carte d’ispirazione, anche i Tarocchi ci permettono di tirare fuori il nostro potenziale, conoscere e incanalare al meglio le nostre energie, a patto che siamo pronte a impegnarci per realizzare i nostri sogni e la vita che desideriamo.

È dunque fondamentale compiere quel primo passo verso la consapevolezza del fatto che siamo parte di un tutto, di un mondo molto più ampio di quello che vediamo, sentiamo o tocchiamo, in cui ogni cosa è profondamente connessa all'altra, perché ogni cosa è pura energia.

In una recente intervista, ti abbiamo raccontato di come puoi usare il Reiki per aiutare le donne a ritrovare l’equilibrio interiore, mentre in questo blog post ci focalizziamo sul coaching e la magia dei Tarocchi. Una magia che non ha niente a che fare con illusioni e trucchi, ma che riguarda noi stesse, il nostro intuito e il nostro potere personale.

Lo faremo con Manuela Angelini, Tarot Mentor e coach formatasi nella nostra scuola LUNA – Scuola di Coaching per l’Anima.


Benvenuta Manuela!

1. Ci racconti chi sei e cosa fai?

Sono Manuela e mi occupo di tarocchi e consapevolezza.

Leggo e insegno i tarocchi a donne intelligenti, curiose e piene di talenti, che vogliono compiere un viaggio dentro sé stesse per comprendere blocchi e paure, riscoprire la loro magia, manifestare il loro potenziale e creare la vita che desiderano.

Nella vita ho una missione: tirare fuori i tarocchi dall'immaginario polveroso e pieno di superstizioni in cui sono stati relegati, ridar loro dignità e restituirli alle persone come mezzo per risvegliare l'intuito, connettersi alla propria saggezza interiore e come guida verso la realizzazione.

2. Cosa ti ha spinta a diventare coach?

Nel mio lavoro come lettrice di tarocchi mi capitava spesso di provare una frustrazione: una volta fatta luce sulla questione, portata consapevolezza su blocchi e paure che impedivano alla consultante di uscire dalla sua impasse, sentivo che mancava qualcosa che potesse aiutare la consultante a passare davvero dalla consapevolezza all'azione. Cercavo quindi degli strumenti pratici e delle tecniche che potessero potenziare la lettura e accompagnare le mie clienti oltre la consapevolezza, verso la scoperta delle risorse e le azioni ispirate.

In realtà, poi, nel coaching ho trovato molto più di questo: non si tratta semplicemente di “strumenti” che si, sono utilissimi, ma ancora prima di lavoro su di sé, di ascolto, presenza e l'importanza di creare uno spazio sacro per la trasformazione: di diventare, in definitiva, una persona e una professionista migliore.

3. Prima d'iniziare la scuola, quali erano le tue eventuali resistenze o paure e come le hai superate?

Non ho avuto resistenze particolari perché ero proprio in cerca di qualcosa che potesse colmare quel gap che avvertivo. Cercavo però qualcosa che fosse in linea con il mio sentire, il mio modo di essere e di lavorare e quello che trovavo non riusciva mai a stimolare le mie corde.

LUNA Scuola di Coaching per l'Anima, invece, con il suo approccio “olistico” che presta attenzione prima all'essere e poi al fare, in cui l'intuito è particolarmente valorizzato e in cui non si pone tutta l'attenzione alla performance, ma si accompagna verso azioni ispirate e in linea con chi siamo, e con i nostri desideri più autentici e profondi, mi ha convinta fin da subito. Infatti ero iscritta alla lista di attesa.

Di paure invece ce ne sono state e si sono manifestate più all'inizio del percorso che non prima: la paura di non essere capace, di sbagliare, di non essere efficace, di non riuscire a mettere in pratica ciò che apprendevo.

Come ho superato queste paure? È il percorso stesso che mi ha permesso di vederle, di capire che era umano provare tutto questo, ma anche che il coaching è un'altra cosa e non riguarda solo noi o la nostra efficacia e bravura, ma ha a che fare con l'energia, la presenza, l'essere lì per l'altro.

La cosa meravigliosa è che nel percorrere questo cammino con Anh, le stupende tutor e le meravigliose compagne di viaggio, hai la possibilità non solo di “capire” questo a livello concettuale ma di “esserlo”, d'incarnarlo in un certo senso. Questo cambia davvero tutto.

4. In che modo aiuti le tue coachee?

Nel mio lavoro uso un approccio multidisciplinare - io lo chiamo la mia lanterna magica – che rappresenta un mix di coaching, Tarocchi, mentoring e un pizzico di magia (intesa, nel senso più alto del termine, come consapevolezza e allineamento alle proprie energie, potere creativo-trasformativo e responsabilità delle proprie azioni).

Lo strumento portante del mio lavoro sono i tarocchi, ma questo non significa che predico il futuro, ma, insieme alla cliente, andiamo a esplorare desideri, blocchi, risorse e potenzialità che possano aprire una strada affinché sia lei a creare il suo futuro.

Si può partire da una lettura in chiave introspettiva, energetica ed evolutiva e, in base a ciò che emerge si può ragionare insieme alla cliente se c'è qualcosa di specifico su cui desidera lavorare per sciogliere la sua situazione, e lì entra in gioco il coaching. A volte, invece accade il contrario, si parte da una normale sessione di coaching e, se la cliente è interessata e la situazione si presta, si può esplorare la situazione in modo alternativo, attraverso i tarocchi. È molto affascinante, quasi magico.

Nell'ambito più specifico del coaching mi concentro molto sull'ascolto privo di giudizio, la fiducia, il contatto con le emozioni, le domande (una rivoluzione detto da chi, nel sentire comune dovrebbe solo “dare risposte”) attraverso cui creare nuove consapevolezze e diversi punti di vista, mettendo in discussione convinzioni e pensieri limitanti, gli archetipi, l'empowerment e le azioni ispirate. Poi in realtà molto dipende dal caso concreto, si vede di volta in volta cosa la situazione e l'intuito suggeriscono essere più adatto.

5. Quali sono stati gli ostacoli riscontrati lungo il cammino di coach e come li hai superati?

Come dicevo sopra, gli ostacoli che ho incontrato sono stati soprattutto interni, creati dalla mia mente, dalle mie convinzioni inconsce e dall'ego.

Fortunatamente ho trovato una scuola che, al di là delle nozioni (che pure ci sono e molto valide) mi ha permesso essere fruitrice di coaching in prima persona e quindi di poter lavorare direttamente su questi aspetti.

Ho trovato in LUNA moltissima attenzione al mindset del coach come professionista ed è stato fondamentale.

6. Cosa consigli a chi desidera diventare coach?

Sicuramente di dare ascolto e seguito a questo desiderio, poiché se qualcosa ci chiama, anche se sembra difficile, impegnativo o al di fuori della nostra portata, è importante darsi un’opportunità: potrebbero aprirsi scenari inaspettati. Di farlo però attraverso una formazione seria, di valore e, soprattutto, che sia in linea con le proprie corde.

Una volta trovato il percorso che fa per sé, il mio consiglio è di sperimentare, avere fiducia, essere disposti a lavorare in primo luogo su di sé per poter poi essere di supporto e aiuto agli altri.

Puoi trovare Manuela in questi canali:
- Sito: manuelaangelini.it         
- Facebook: Manuela a Tarot Reader  
- Instagram: @manuela.angelini_tarot  


Se anche tu sei in una fase di riflessione, senti di avere bisogno di trovare l’ispirazione nella tua vita e ti incuriosisce il coaching come strumento di crescita personale e professionale, fai questo simpatico quiz per iniziare a trasformare la tua vita e quella degli altri.

E se desideri scoprire il fantastico mondo delle carte d'ispirazione, dai subito un'occhiata al corso gratuito Co-Creazione: Coaching con le Carte d'Ispirazione.

Carte d'ispirazione: 3 cose da sapere per usarle in modo efficace

Carte d'ispirazione: 3 cose che devi sapere per utilizzarle in modo efficace

Ti sarà capitato di sentirti bloccata in una situazione senza apparente via d’uscita e non sapere più da che parte sbattere la testa. Magari dovevi prendere una decisione difficile, ma hai continuato a temporeggiare perché eri confusa sul da farsi. O forse tutto questo è successo ai tuoi clienti, e in quei momenti hai desiderato tanto che esistesse uno strumento per aiutarli a sbloccarsi.

La buona notizia è che questo strumento esiste, eccome se esiste. Non solo lo utilizzo quotidianamente per trovare l’ispirazione e fare introspezione. Me ne avvalgo anche durante le sessioni di coaching per stimolare riflessioni utili e guidare le mie clienti a ottenere più chiarezza sui problemi da affrontare o sulle scelte da compiere.

Sì, mi riferisco proprio alle carte d’ispirazione. E se sei arrivata fin qui è probabile che anche a te affascini questo strumento e ti interessi approfondire come poterlo usare per andare oltre alla sola mente razionale, accedere alla voce interiore del tuo intuito e/o mettere in atto processi di lettura che aiutino anche i tuoi clienti ad acquisire nuove, liberatorie consapevolezze.

Allora non devi far altro che munirti di un mazzo (o rimediare qui) e continuare a leggere per esplorare assieme a me le 3 cose che devi assolutamente sapere per utilizzare le carte d’ispirazione in modo davvero efficace.


1. Siamo noi a usare le carte, non sono le carte a usare noi

Prima di utilizzare qualsiasi tipo di mazzo di carte d’ispirazione, una premessa è d’obbligo. Ovvero che, anche se noi usiamo le carte per ottenere le risposte che stiamo cercando, non sono le carte a darci la risposta. Le carte sono “solo” uno strumento che ci permette di guardarci dentro e di osservare quello che già sappiamo ma che ancora dobbiamo tirare fuori. Le risposte arrivano da dentro di noi!

Questo è importante da precisare perché altrimenti si rischia di affidare il proprio potere personale, la propria capacità di agire e rispondere alle circostanze in cui ci troviamo, a qualcosa al di fuori di noi. E di conseguenza, è facile cadere in balia di messaggi esterni su cui non abbiamo alcun controllo e che potrebbero farci credere di non poter scegliere diversamente da quello che “ci viene detto” dalle carte.

Quindi no, non è la carta che ci risponde. Siamo noi che attraverso la carta andiamo a sbloccare e tirare fuori delle consapevolezze che abbiamo già dentro. E siamo sempre noi a scegliere come cogliere le risposte (spesso inaspettate) che ci arrivano, e a decidere come elaborarle, interpretarle e tradurle in obiettivi e azioni concrete nelle nostre vite.

2. Più la domanda è chiara, più la risposta sarà facile da intuire

Quando usiamo le carte d’ispirazione per comunicare con l’intuito, è necessario partire da un’intenzione. Dobbiamo focalizzarci sulla domanda che vogliamo porre e per la quale vogliamo ottenere una risposta. E nel fare questo, dobbiamo fare attenzione a formulare delle domande chiare e semplici che possano agevolare la nostra interpretazione della risposta, anziché complicarla.

Perciò è fondamentale prediligere domande aperte che si possono interpretare e che iniziano, ad esempio, con “Cosa/Quale/Come…?”. Viceversa, è meglio evitare domande chiuse che portano a risposta di tipo sì o no, A o B, ecc., domande troppo lunghe o tortuose, o domande temporali che presuppongono che la carta possa predire il futuro (perché, ricordiamo, siamo NOI a decidere come co-creare la nostra realtà).

Se ti trovi in un periodo un po’ burrascoso di una delle tue relazioni e vorresti risolvere la situazione ma non sai bene come, puoi quindi utilizzare le carte per ottenere una risposta dal tuo intuito chiedendoti: “Cosa non sta funzionando con XY?” o “Come posso migliorare la mia relazione con XY?”. E poi vedere appunto cosa emerge.

Oppure, mettiamo che tu sia in procinto di lanciare un nuovo servizio per la tua attività ma te la stai facendo sotto, puoi utilizzare le carte per guardarti dentro e domandarti: “Di cosa ho paura per davvero?” o “Cosa mi potrebbe aiutare ad affrontare meglio questa situazione?”. E ancora, lasciarti sorprendere da cosa ne viene fuori.

3. TUTTE le carte hanno qualcosa di utile da insegnarci

Quando utilizzate come strumento d'introspezione, consapevolezza e sviluppo dell’intuito, è bene tenere a mente che le carte che vengono fuori durante la pratica, di per sé, non sono né belle né brutte. Sono semplicemente delle carte che ci permettono di favorire una trasformazione profonda dentro e fuori di noi.

Certo, è possibile provare simpatia o antipatia nei confronti di alcune carte. Ci potrebbero piacere o non piacere, potremmo percepirle come “belle” o “brutte” e, sì, ci sono carte che apparentemente potrebbero avere un significato “negativo”. Eppure, non è questo che ci importa nell’uso di cui stiamo parlando qui.

La carta è un simbolo, un archetipo che ci aiuta a realizzare e a sbloccare qualcosa in noi. Pertanto, sarebbe meglio utilizzare mazzi con immagini piuttosto che parole, appunto perché la parola viene connotata positivamente o negativamente dalla nostra mente logica. Il nostro intento primario è invece quello di attivare l’intuito e agire innanzitutto sulla parte più creativa, immaginativa ed emotiva del nostro essere.

Quando una carte non ci piace, possiamo quindi riconoscerlo. Non di rado il messaggio che hanno da trasmetterci non è quello che vorremmo sentire o ricevere in quel determinato momento, e va bene così. Prendiamone semplicemente consapevolezza, perché magari, tra qualche mese, ci ripenseremo e capiremo il vero “perché” di quella carta.


Ora che sei a conoscenza di queste importanti linee-guida per utilizzare in modo efficace le carte, accedere all’intuito e stimolare nuovi processi di riflessione, non ti resta che imparare a leggerle in concreto, senza dover studiare a memoria il libretto delle istruzioni, ed è fatta!

A questo proposito ho creato il corso gratuito Co-creazione: Coaching con le Carte d'Ispirazione, dove potrai imparare a usare le meravigliose carte Magia Interiore, o qualsiasi altro mazzo d'ispirazione, per riconnetterti con la tua essenza più profonda, o aiutare gli altri a farlo, e sviluppare nuove, potenti consapevolezze.

Corso Gratuito Co-creazione: Coaching con le Carte d'Ispirazione Magia Interiore

Grazie al corso, non solo potrai fare questo, ovvero apprendere come usare le carte per fare coaching per te stessa, ma infine sarai in grado di facilitare il cambiamento anche nei tuoi clienti, aiutandoli a risvegliare il grande potere trasformativo che è già dentro di loro.

Che aspetti?! Per continuare assieme questo viaggio e mettere in pratica tutto ciò, raggiungici subito. Ti aspettiamo qui.

La voce dell'intuito e della paura: come distinguerle?

La voce dell'intuito e della paura: come distinguerle?

L’intuito è la voce della nostra Anima. Spesso, però, facciamo fatica ad ascoltarla perché viene coperta dal rumore del tran tran quotidiano, dai pensieri ricorrenti, dalle emozioni difficili, dalla fretta e dallo stress, dai doveri, dalle cose da fare e via dicendo.

"Come fare per riconoscere quando è il nostro intuito a parlare e quando invece è la paura?" è una delle domande che sento fare più spesso riguardo l'intuito. In particolare, ce lo chiediamo quando abbiamo una decisione impegnativa da prendere e ci sentiamo combattute.

Capita a molte di noi di trovarsi davanti a una scelta, valutare i pro e i contro e accorgersi che la testa ci dice di scegliere la A, mentre il cuore ci dice di andare con la B. Quando questo accade, sarebbe utile riuscire ad ascoltare la nostra parte più intuitiva per capire cosa fare.

In questo articolo ti diamo qualche consiglio utile proprio su questo: come riconoscere la voce dell'intuito e distinguerla dalla voce della paura, per connetterti con i tuoi desideri più profondi e seguire ciò che ti rende felice (per davvero).


Prima di arrivare al sodo, chiariamo una cosa: la famigerata "decisione più giusta" non esiste. Esiste la scelta più allineata a te stessa, in ascolto di te. Di fatto, siamo noi a definire la nostra realtà, momento per momento, decidendo che azioni compiere nel presente e come reagire agli eventi esterni.

Ora che abbiamo tolto dall’equazione la paura di compiere la scelta sbagliata, puoi sentirti più leggera e passare a scoprire quali sono le caratteristiche principali che contraddistinguono la voce dell’intuito dalla paura. Partiamo da quest’ultima!

La paura ti parla quando...

1. C’è scarsità

Ogni volta che fai una scelta perché altrimenti perderesti un'occasione o perché quella opportunità potrebbe non ricapitarti più, sappi che si tratta proprio di un tipico caso di decisione determinata da un senso di mancanza, e quindi di paura.

Abbiamo la possibilità di scegliere come vedere il mondo e le risorse a disposizione. Possiamo vederlo come un luogo di scarsità, dove non ce n’è abbastanza per tutti, o un luogo di abbondanza, dove ognuno di noi può prosperare e manifestare qualsiasi desiderio con intenzione.

2. C’è un motivo logico

Solitamente, quando prendiamo una decisione basandoci solo sulla logica, c’è qualcosa sotto. Un esempio di motivazione logica potrebbe essere pensare che devi lavorare per un’azienda solo perché è più conosciuta, rinomata o famosa delle altre. E quando è così, generalmente è la paura che parla.

Non che la nostra parte più logica e razionale non ci serva, anzi! Ci permette di concretizzare le cose e portare a casa i risultati. Tuttavia, per esprimere al meglio il nostro potenziale concreto, è necessario saper trovare un equilibrio tra le varie parti di noi, compresa quella più intuitiva e accogliente.

3. Dai ascolto alle voci esterne

Un altro aspetto che può farti capire che stai agendo da uno stato di paura è quando ascolti soltanto quello che dicono gli altri o scegli sulla base di ciò che una determinata persona vorrebbe che tu facessi. Ogni volta che ci basiamo sulle aspettative di chi ci sta vicino, siamo guidati dalla paura di creare un dispiacere o fare un torto a qualcuno, perdendo così il loro affetto e la loro accettazione.

Vero è che si può sempre riflettere su ciò che pensano gli altri e trarne qualcosa di buono. È importante però non lasciarsi condizionare a dirottare le proprie decisioni verso la soddisfazione altrui. Sei su questo mondo per soddisfare te stessa e le uniche aspirazioni da onorare sono quelle che partono da dentro di te, dalla voce dell'intuito.

L'intuito si riconosce perché...

1. Ha una voce dolce

Al contrario della voce della paura (che è martellante e constante), l’intuito si fa sentire dolcemente e soprattutto in quelle situazioni in cui lasci spazio all’ascolto. È quando non stai facendo nulla e sei a riposo che la tua mente è più ricettiva e riesci a sentire quello che l’intuito ti suggerisce di fare.

Io, per esempio, utilizzo le carte d’ispirazione al mattino proprio per creare un momento in cui ascoltarmi profondamente. Anche praticare la mindfulness e la meditazione è uno dei modi più efficaci per affievolire il rumore esterno e dare attenzione all'Anima, così da riconoscere la sua voce e sentirla quando si esprime.

2. Non è legato alla logica

La voce dell’intuito potrebbe incitarti a compiere un’azione o a scegliere una strada anche se apparentemente non ha alcun senso per te. Lei ci guida verso l’energia di cui abbiamo bisogno per la nostra evoluzione, e a volte può condurci in circostanze difficili ma necessarie.⁠

Infatti, potresti venire piacevolmente sorpresa da dove questo richiamo, talvolta irragionevole, ti porterà. Il nostro intuito sa più di quanto potremmo mai immaginare.

3. Se non lo ascolti, si ripresenterà

Se ignori quello che l’intuito ti dice, stai certa che te lo ridirà un’altra volta. La tua parte intuitiva ti si riproporrà di nuovo quando dovrai affrontare un’altra scelta, come per metterti alla prova, fino a quando non imparerai a darle finalmente ascolto.

Infine, in caso ti trovassi in una situazione in cui fatichi ancora a distinguere la paura dall’intuito, ti invito a farti questa domanda potente:

Se io avessi piena fiducia che le cose andranno comunque per il meglio e qualunque scelta io faccia sarà quella giusta, che cosa vorrei fare? Che scelta prenderei in questo momento? 

In quel momento la tua Anima potrà parlarti e starà a te ascoltarla per capire ciò che ti vuole comunicare.


Stai cercando una risorsa gratuita che ti aiuti a riappropriarti del tuo grande potenziale e a ritrovare la chiarezza per raggiungere ciò che desideri davvero, passo dopo passo?

Dai un'occhiata a Vivi i tuoi sogni e inizia attivamente a creare la vita allineata, felice e soddisfacente che desideri!

Come fare sempre la scelta giusta senza impazzire

Come fare sempre la scelta giusta senza impazzire

Fare delle scelte (anche importanti) è all'ordine del giorno. Eppure, è ancora qualcosa che riesce difficile a molti di noi. Ogni volta che c'è da prendere una decisione, piccola o grande che sia, non sono poche le persone che riflettono con attenzione sui pro e i contro, soppesano ogni possibile conseguenza e finiscono a rimuginare a lungo sul da farsi. Insomma, un vero incubo.

Sono sincera, anche io per molto tempo ho fatto parte del club degli indecisi. Tuttavia, più faticavo a trovare la scelta giusta da fare, più l'Universo sembrava volermi mettere alla prova, mettendomi a fare scelte ogni volta più importanti. Finché ad un certo punto mi sono chiesta: Ma chi è che decide se una scelta è giusta o sbagliata? Quali sono i criteri per valutare se qualcosa è giusto per la propria vita?

In realtà non è possibile definire a priori, con assoluta certezza, quale sia la scelta che si rivelerà essere più giusta per noi, poiché il futuro non è possibile prevederlo e siamo noi a co-creare la nostra realtà. Con le domande di coaching che seguono, però, potrai ottenere maggiore chiarezza per fare delle scelte consapevoli (o aiutare le tue clienti a farlo), senza perderci la testa. Resta con me.


Diventa responsabile delle tue scelte

Fammi indovinare. Forse, di fronte a delle scelte difficili hai desiderato spegnere il cervello e lasciare agli altri il potere di decidere per te. Magari perché, "furbamente", hai pensato che così facendo avresti avuto qualcun altro da incolpare se la scelta si fosse rivelata “sbagliata”. Beccata?

Non fa una piega. Quando non sei tu a decidere, puoi puntare il dito contro i tuoi genitori che ti hanno “obbligato” a essere in un certo modo, che ti hanno “costretto” a seguire una certa via. Puoi dare la colpa alle persone che ti circondano e limitarti a incolpare la mancanza di opportunità. O ancora, puoi vedere la causa del tuo malcontento nel destino o nella malasorte, nella convinzione che ci sia poco da fare perché la sfortuna ti perseguita.

Pensaci un attimo, però. Che cosa succederebbe se, invece, decidessi di rivendicare il tuo potere personale e diventare l'unica responsabile delle tue scelte? Che cosa accadrebbe se finalmente accettassi il fatto che la tua vita di oggi dipende dalle decisioni che tu stessa hai preso fino ad ora, e dalle piccole e grandi decisioni che prendi quotidianamente?

Come spiego nel per-corso Forgia il tuo destino (di cui puoi avere un assaggio qui), la parola “responsabilità” è formata, in inglese, da response (risposta) e ability (abilità), vale a dire la “abilità di rispondere”. A cosa? Alla vita! Infatti, nel momento in cui diventi responsabile per le tue scelte è questo che accade: ti concedi finalmente la possibilità di intervenire pro-attivamente alla creazione della vita che desideri.

Forse all’inizio potrebbe farti paura, soprattutto se hai sempre preferito delegare ad altri le tue decisioni. Sappi però che avere paura è normale. Essa non è altro che un segnale, una spia d’allarme che si attiva quando vuole comunicarci un’informazione, un messaggio importante per noi. Sta a te decidere (a proposito di scelte...) se e come accedere a ciò che ha da dirti davvero, facendoti aiutare da questo metodo.

Scelta giusta o sbagliata?

Per contrastare la paura di fare la scelta sbagliata, immagina per un momento di vivere in una realtà in cui non esiste né il concetto di "giusto" né di "sbagliato". Se le decisioni che prendessi fossero “semplicemente” delle opportunità per crescere e imparare, come ti sentiresti? Meglio, no?

Se limiti le tue scelte solo a ciò che sembra possibile o ragionevole, ti disconnetti da quello che vuoi davvero e ciò che ne rimane è un compromesso.

Robert Fritz

Effettivamente, una scelta che oggi può sembrare sbagliata, in seguito potrebbe rivelarsi giusta. Una scelta che oggi può sembrare perfetta, potrebbe essere considerata diversamente in un momento futuro. Non è possibile prevederlo. È solo vivendo, giorno dopo giorno, che possiamo scoprirlo, entrando sempre più in contatto con noi stesse e ciò che desideriamo davvero.

Puoi quindi allenare il tuo intuito, la tua bussola interiore, e imparare ad ascoltare ciò che ti dice, per compiere le scelte che senti più giuste, sperimentando tutte le possibili conseguenze e vivendole con accettazione e fiducia nel tuo percorso. Intanto, più ti ostini a voler fare LA scelta giusta in assoluto, più ti sentirai sotto pressione e con la paura di sbagliare.

Dalla scelta giusta alla scelta consapevole

Invece di focalizzarti sulla scelta giusta, decidi di fare delle scelte più consapevoli, più sentite e allineate a ciò che desideri nel profondo, anche nel tuo quotidiano. Per farlo, puoi porti le seguenti domande di coaching:

1. Che cosa cambierebbe se ora decidessi di fare diversamente?

Una domanda semplice come questa può aprirti a nuovi scenari che non avevi ancora considerato. Questi nuovi scenari potrebbero incoraggiarti a fare una scelta diversa, oppure potrebbero rafforzare la tua decisione.

2. Quale prezzo sto pagando nell’evitare di fare una scelta?

Il fatto di non scegliere è anch’essa una scelta a tutti gli effetti. Anche se pensi che sia più sicuro non sbilanciarti, quali sono le conseguenze reali del tuo temporeggiare? Quali sono le occasioni che stai perdendo?

3. Se non ci fosse il rischio di fare la scelta sbagliata, che cosa sceglierei ora?

Questa è una domanda molto potente che ti consente di aprirti a nuove possibilità e di fare chiarezza su ciò che desideri davvero, senza provare paura.

4. Quali sarebbero le reali conseguenze se scegliessi Y invece di X?

Se identifichi con oggettività quali sono le reali conseguenze nel caso tutto andasse per il peggio, puoi renderti conto che in fondo non sarebbe così disastroso e che tornare allo status quo attuale non sarebbe poi così difficile.

5. Chi scelgo di essere mentre prendo questa decisione?

Le scelte che compi hanno un impatto sulla tua vita e anche sulla storia di chi sei. Chi decidi di essere oggi nel fare questa scelta?

6. Che cosa posso fare per prendermi la mia responsabilità? Qual è un piccolo passo che posso compiere per andare nella direzione di ciò che è davvero utile per me?

Potresti rimanere molto sorpresa dal tuo potere personale e da quante cose potrebbero essere diverse, nel momento in cui accetti pienamente la tua abilità di rispondere e di decidere per la tua vita. Poiché, alla fine dei conti, non esistono scelte giuste o sbagliate, ma semplicemente scelte che, se fatte consapevolmente, istante dopo istante, possono costruire la vita dei tuoi sogni.


Hai già saputo della splendida novità? Si tratta del nuovo corso gratuito Co-creazione: Coaching con le Carte d'Ispirazione, che ti aiuterà a fare i primi passi nel magico mondo delle carte Magia Interiore e a saperne di più su come usare questo strumento per fare coaching.

No, con le carte Magia Interiore non andiamo a leggere il futuro, queste carte sono uno strumento che aiuta i clienti a osservare il proprio mondo interiore, scorgere nuove prospettive, trovare le risposte dell'Anima. Raggiungici anche tu!