Carte d'ispirazione: Dove, Come e Quando utilizzarle

Ricorrere a strumenti creativi come le carte Magia Interiore, o più in generale qualsiasi altro mazzo di carte d'ispirazione o carte oracolo, può essere estremamente utile per aiutare noi stesse e le nostre clienti ad ampliare il proprio punto di vista, sbloccarsi e fare scelte in allineamento con il proprio sentire.
Tuttavia, quando si usano le carte come strumento di crescita e introspezione è bene ricordare che, sebbene si tratti di uno strumento creativo, è pur sempre uno strumento che bisogna imparare a utilizzare, onde evitare di delegare la responsabilità della propria vita a “ciò che dicono le carte”.
In questo articolo rispondo a tre dei quesiti più diffusi riguardo alle carte d'ispirazione, così che tu possa farti un’idea generale di dove, come e quando utilizzarle per attivare le facoltà intuitive e immaginative, stimolare riflessioni profonde e facilitare cambiamenti concreti, sia in te stessa che negli altri.
1. DOVE utilizzare le carte d'ispirazione?
Creare un ambiente accogliente, magari accendendo una candela, un incenso o addobbando lo spazio con fiori o quadri suggestivi, chiaramente aiuta, ma non è essenziale. Del resto, se ti affidassi soltanto a elementi esterni partiresti già svantaggiata, perché fuori da quel contesto rimarresti senza la possibilità di tenere delle sessioni.
Quando si parla di “dove” in relazione alle carte, non si intende tanto lo spazio fisico in cui usare le carte. Ci si riferisce per lo più allo spazio sacro di apertura, accoglienza e ascolto in cui facilitare la persona a guardarsi dentro e stimolare la sua trasformazione. È uno spazio di tipo energetico che puoi ricreare ovunque grazie alla tua energia.
Di fatto, non è che le persone vanno a raccontare i propri cavoli a chiunque. Si aprono solo quando si sentono a proprio agio con chi hanno davanti, quando sentono di poter raccontare loro quegli aspetti più "oscuri" di loro stesse, quando percepiscono che dall’altra parte c’è una predisposizione a ricevere, accogliere e soprattutto avere cura delle proprie condivisioni personali.
Ecco perché è necessario che la coach o la facilitatrice crei questo tipo di spazio insieme alla cliente. Può farlo lavorando su se stessa e coltivando la propria presenza energetica (come spiegato nel Corso Gratuito Co-creazione), così da riuscire a osservare senza giudizio ciò che accade durante la sessione e facilitare l’instaurarsi della fiducia reciproca tra le parti coinvolte.
2. COME utilizzare le carte d'ispirazione?
Una volta creato lo spazio energetico in cui la cliente può finalmente fidarsi e raccontare i suoi problemi, si può passare a estrarre la carta. Non a casaccio, però. Bisogna farlo esprimendo un’intenzione, partendo da una “domanda guida” che corrisponda a ciò che la persona vuole chiarire attraverso la sessione, ciò su cui la carta la aiuterà a fare luce.
A quel punto puoi tirare fuori la carta e mostrare alla cliente solo l’immagine. Se la persona vedesse subito la parola o la domanda presenti sulla carta, la mente logica e razionale si metterebbe in mezzo. Lo scopo di questo tipo di processo è invece quello di attivare la parte più creativa e immaginativa del cervello, quella legata all’intuito e addetta alla memoria, alle sensazioni e alle emozioni.
Un metodo che puoi utilizzare per procedere nella facilitazione e porre domande che avvicinano sempre di più la persona a fare chiarezza è, ad esempio, quello che approfondiamo nel Corso Gratuito Co-creazione. È legato ai quattro regni elementali e alle rispettive energie che ognuno di noi porta dentro di sé: l’oggettività, la creatività, le emozioni e la razionalità.
Quindi, si va a stimolare l'attivazione di nuove connessioni all'interno della mente della cliente, si vanno a esplorare vecchi ricordi, esperienze personali e sensazioni corporee in cui la persona inizia a intravedere la risposta al suo quesito. E infine si mette tutto assieme, prendendo in considerazione la domanda guida iniziale.
3. QUANDO utilizzare le carte d'ispirazione?
Come ti dicevo, l’impiego di carte d'ispirazione con immagine evocative (unite a domande pertinenti) può andare a stimolare una parte diversa del cervello e risvegliare consapevolezze sopite. Questo è molto utile specialmente quando la mente logica e razionale è bloccata in uno schema di pensiero fisso dal quale non riesce a uscire.
Magari la persona viene da te perché vuole uscire da una situazione dolorosa ma non sa come fare. Oppure si sente indecisa tra due scelte e vorrebbe capire meglio quale sia la decisione giusta da prendere. Per questo tipo di facilitazioni le carte aiutano molto, appunto perché consentono alla persona di espandere la propria consapevolezza.
Se prima la cliente aveva riflettuto solo su alcuni aspetti, grazie a questo processo più creativo, immaginativo e intuitivo dalla testa può spostarsi al cuore e all’anima, facendo luce sulle parti di sé o della situazione ancora inesplorate. In questo modo può prendere in considerazione diverse possibilità che prima non era neanche riuscita a vedere.
La risoluzione al suo problema, infatti, non è nella carta in sé, ma è in tutto quello che emerge dalla lettura dell’immagine stessa. È a quel punto, dopo che la persona si è connessa al suo sentire e la sua percezione della situazione è cambiata, che può traslare il tutto in azioni concrete e ispirate che portano alla trasformazione.
Tutto questo viene approfondito e spiegato dettagliatamente nel Corso Gratuito Co-creazione: Coaching con le Carte d'Ispirazione a cui puoi accedere gratis qui. È dove impari come creare uno spazio energetico di accoglienza, fiducia e ascolto per mettere in atto una facilitazione e favorire l’espansione della consapevolezza in te stessa e negli altri.
Grazie al corso gratuito scopri anche come formulare le giuste domande di esplorazione e come leggere le carte Magia Interiore (o qualsiasi altro mazzo di ispirazione) in modo intuitivo, esplorando i 4 elementi, così da co-creare processi di trasformazione dai risultati concreti e duraturi per i tuoi clienti.